Ambiente e Territorio

Le diversità di clima e di vegetazione del Monte Baldo sono evidenti percorrendo i sentieri dal Lago alle cime: si parte da una cintura sempreverde di tipo mediterraneo (lecci e olivi), si passa ai boschi di querce e castagni, ai maestosi faggi per arrivare a ricche associazioni di pino mugo. Nella parte sommitale gli alberi scompaiono e lasciano il posto a piante di graminacee. Conosciuto nel passato come “Hortus Europae”(giardino d’Europa), il Monte Baldo venne frequentato da naturalisti e botanici famosi. Nel periodo glaciale la parte sommitale della  catena montuosa emergeva dai ghiacci, offrendo rifugio per tipi di flora e fauna che altrove scomparvero dando origine a specie floreali endemiche denominate con l’aggettivo “baldensis” ad indicare che sono state rinvenute per la prima volta sul Monte Baldo o che sono esclusive di questa montagna (orchidee in particolare). Oltre a queste si trovano piante medicinali ed aromatiche.

Per quanto riguarda la fauna il Monte Baldo è ricco di microfauna: si contano circa 960 specie di farfalle, svariati tipi di coleotteri ed insetti. La fauna superiore annovera la pernice bianca, il gallo cedrone, lepri, scoiattoli, volpi, tassi e faine. Sono ben insediati il capriolo, la marmotta e da alcuni anni il camoscio.

Tutto insomma costituisce un inestimabile patrimonio da godere, ma della cui conservazione ciascuno di noi è responsabile, nel rispetto della natura.

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